La Chiesa Madre sorse nel 1088 per volontà del conte Goffredo il Normanno e fu intitolata alla Vergine Assunta. Nel 1235 Manfredi, principe di Taranto e conte di Copertino la elevò a basilica intitolandola alla Vergine delle Nevi.

La struttura è sostenuta da colonne romaniche arricchite da eccezionali capitelli figurati. Nel '700 le colonne furono inglobate da pilastri quadrangolari, mentre la volta a capriate fu ricoperta da un cielo appeso ornato da eleganti stucchi. Nella navata destra vi sono tre altari; nel transetto si distingue quello dedicato alla Gloria di San Giuseppe Desa e la cappella del Santissimo con tele di Gianserio Strafella. Nell'abside gli stalli lignei del 1793 furono realizzati da Raffaele Monteanni.
Nel transetto sinistro vi è l'altare della Vergine delle Nevi, costruito nel 1630 da Donato Chiarello, contenente in un ovale l'immagine duecentesca della Madonna. Inoltre è presente l'altare di San Sebastiano con tela di fra Angelo da Copertino. Seguono altri due altari e la tavola raffigurante la Schiovazione dello Strafella. In fondo alla navata, nei pressi dell'uscita, sono posizionati il monumento funebre a Tristano di Chiaromonte e il fonte battesimale ligneo. Qui il 17 giugno 1603 fu condotto Giuseppe Maria Desa, figlio di Felice e Franceschina Panaca, per essere battezzato dall'arciprete don Delfino Fulino. Suoi padrini furono Carlo Clarello e Antonia Bizzarra.
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