La provincia di Lecce, estesa per 2.759,39 chilometri quadrati (il 14,3% del territorio pugliese), è la terza provincia per estensione territoriale della Regione dopo quelle di Foggia e di Bari.
La provincia, inclusa totalmente nella subregione del Salento, è sostanzialmente pianeggiante. A nord si estende la Pianura Salentina (o Tavoliere di Lecce) che costituisce un vasto e uniforme bassopiano caratterizzato da poderosi strati di terra rossa e dall'assenza di corsi d'acqua di superficie per via della natura carsica del terreno che presenta innumeroveli inghiottitoi (chiamati vore o capoventi), punti di richiamo delle piovane che convogliono l'acqua nel sottosuolo alimentando veri e propri fiumi sotterranei. A sud si elevano i modesti rilievi collinari delle Serre Salentine la cui altezza massima raggiunge i 201 m s.l.m. con la Serra dei Cianci in territorio di Alessano.
La fascia costiera, lunga 222 km, è caratterizzata da spiagge di sabbia fine, con affioramenti di acque freatiche e bacini retrodunali, intervallate da lunghi tratti rocciosi e alte falesie che sprofondono nel mare. Lungo la costa adriatica meridionale si concentrono numerose grotte naturali come la Grotta Zinzulusa. Fanno parte del territorio anche i bacini costieri dei Laghi Alimini (Alimini Grande e Alimini Piccolo), situati a nord di Otranto, e l'area paludosa delle Cesine.
Serre Salentine
Il Salento e in particolare la provincia di Lecce non ha montagne, ma piccole colline che difficilmente raggiungono i duecento metri sul livello del mare. Sono conosciute con il nome di "serre" o Murge salentine e, geograficamente, rappresentano le propaggini meridionali delle Murge che, alte a volte più di 500 metri possono considerarsi le loro sorelle maggiori. Tuttavia, non c'è soluzione di continuità: le Murge Salentine sono separate da quelle Tarantine e dalla Terra di Bari dal grande Tavoliere di Lecce, una vasta area pianeggiante posta tra Taranto e Brindisi.
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